#forexbreakfast 13 Marzo 2020

La giornata di ieri ha visto uno dei più pesanti selloff sui mercati nella storia recente con tutti gli indici mondiali in profondo rosso.

A dirla tutta la settimana che si chiude oggi può essere considerata una delle peggiori di sempre. Complice l’intensificarsi della crisi legata ai contagi da coronavirus, i mercati hanno accusato colpi fortissimi. In un contesto di generale panic selling risulta sempre più evidente che l’azione delle banche centrali è sì necessaria, ma non sufficiente.

Il presidente della BCE Christine Lagarde ieri ha sottolineato come serva la necessità di un impegno concertato su larga scala tra banche centrali e governi. I meccanismi di trasmissione della politica monetaria, infatti, non possono esulare dall’azione in degli stati sulla politica fiscale e piani di investimento.

Mercati

Le chiusure di Wall Street di ieri sera dopo alcuni trading halt hanno mostrato risultati ancora in rosso. L’indice S&P500 ha chiuso a -9.51%, il DOW Jones a -9.99% e il NASDAQ a -9.43%. Il sell off negli Stati Uniti ha innescato una reazione uguale anche in Asia dove i principali listini hanno visto ribassi salvo tentare un parziale recupero. L’inidice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso a -6.08% mentre Shanghai a -2.83% sulle misure di stimolo annunciate dalla PBOC.

La sessione europea prova un iniziale rimbalzo dopo il tracollo di ieri. Il DAX di Francoforte scambia a +2.41% dopo un’ora dall’inizio delle contrattazioni allineato al CAC40 di Parigi a +2.84%. Londra recupera ulteriormente con il FTSE100 a +4.40%. Migliore in Europa è Milano con il FTSE MIB che scambia a +7.58% in parziale recupero della perdita extra registrata ieri rispetto alle altre borse europee.

Speciale BCE

In una riunione particolarmente concitata che si è aperta con un vero collasso dei mercati già a metà giornata, il presidente della BCE Christine Lagarde ha annunciato il nuovo assetto monetario per fronteggiare la crisi coronavirus.

Lagarde ECB
Il presidente della BCE Christine Lagarde

Invariato l’outlook monetario dei tassi d’interesse l’attenzione si è spostata sulle misure di stimolo. Votate all’unanimità dal board nuove misure LTRO settimanali con scadenza 24 giugno 2020 con tasso a -0.50%. Queste misure cuscinetto aprono la strada alla più strutturale TLTRO III a supporto delle PMI che avrà un tasso di 25 basis point inferiore al tasso di riferimento e una dotazione aumentata dal 30% al 50% dei livelli attuali.

Anche il Quantitative Easing è stato potenziato portandolo a 120 miliardi di euro fino alla fine dell’anno senza vincoli mensili e senza modifiche alla regola del 33% per emissione.

Infine un allentamento dei requisiti di capitale per le banche rispetto a quelli attualmente in vigore per stimolare il credito e agevolare le misure straordinarie eventualmente varate dal governo.

Forex

Quella di ieri è stata giornata fortemente caratterizzata dalla volatilità sulla moneta unica che ha fatto registrare forti escursioni.

EURUSD

Forti escursioni di prezzo sul cambio principale nella giornata di ieri come conseguenza della riunione di politica monetaria della BCE. Il rapporto tra moneta unica e biglietto verde è passato da quota 1.1250 fino a toccare 1.1050 per poi stabilizzarsi intorno a 1.1170 dove scambia in avvio di sessione europea sulla mossa a sorpresa della FED che ha preso impegni per 1500 miliardi di dollari di stimoli. Il ridimensionamento della moneta unica rispecchia principalmente l’abbassamento delle prospettive di crescita ed inflazione rese note dalla BCE ieri oltre a riassorbire gli eccessi della fase di forte volatilità delle scorse settimane.

USDJPY

Il rapporto tra dollaro americano e yen giapponese ha ripreso a salire nella giornata di ieri dopo oscillazioni di prezzo piuttosto importanti che avevano visto USDJPY attestarsi in area 104.60. Nella sessione asiatica il cambio ha ripreso a rafforzarsi fino a raggiungere quota 106.00 dove scambia ad un’ora dall’apertura delle piazze europee e nonostante le performance dell’azionario asiatico. Il movimento sembra rispecchiare una maggiore razionalizzazione delle valutazioni degli investitori dopo gli eccessi che hanno contraddistinto queste ultime settimane in vista della riunione della FED della prossima settimana.