#forexbreakfast 13 Gennaio 2020

Si apre oggi una settimana centrale per le negoziazioni tra Stati Uniti e Cina sul tema commerciale con la firma a Washington il prossimo 15 Gennaio della cosiddetta Fase Uno dell’accordo tra i due paesi. Sebbene sia quasi scontata la firma da parte dei funzionari che dovrebbero raggiungere con la delegazione cinese guidata dal vicepremier Liu la capitale USA nella giornata di oggi, gli analisti rilevano diversi punti di criticità a partire dalla mancanza di vere e proprie conferme ufficiali da Beijing, oltre a seri dubbi sulla capacità dei due paesi di onorare i termini inclusi nell’accordo.

Sembra ancora quantomeno incerto il futuro dell’accordo tra i due paesi che tuttavia scivola in secondo piano sullo scenario geopolitico. Dopo una prima fase di forti tensioni in medioriente seguita all’uccisione del generale Soleimani, non si placano le proteste in Iran seguite all’abbattimento del jet ucraino partito da Teheran la scorsa settimana che ha provocato 176 vittime e di cui il regime iraniano si è assunto tutta la responsabilità.

In un tweet, il presidente americano Donald Trump ha invitato le autorità di Teheran a interrompere i rastrellamenti di giornalisti e manifestanti e di riaccendere internet nel paese.

Sul fronte mercati la sessione asiatica, con l’eccezione di Tokyo chiusa per festività, ha fatto registrare risultati rilevanti. L’indice Hang Seng ha chiuso a +1.11% mentre Shanghai a +0.78%. L’apertura europea è ancora contrastata con tutti i principali listini a cavallo della parità ad eccezione di Londra con il FTSE100 che scambia intorno al mezzo punto percentuale di guadagno.

DataOrarioPaeseDato macroPrecedenteConsenso
13/0110:30UKBalance of Trade NOV£-5.19B 

EURUSD

Sembra arrestarsi momentanemente la fase di risalita della moneta unica nei confronti del dollaro statunitense vero e proprio protagonista delle sessioni di contrattazione di questo inizio 2020. Il cambio principale si attesta in area 1.1130 in avvio di seduta in Europa e sembra intenzionato a far valore un ritrovato clima di fiducia dei mercati nei confronti della moneta unica.

USDJPY

Gli ottimi risultati della sessione asiatica hanno contribuito a mantenere su livelli elevati intorno a 109.80 il cambio tra biglietto verde e yen giapponese grazie all’appetito al rischio che porta alla vendita dello yen considerato valuta rifugio in una giornata in cui Tokyo è chiusa per festività. L’apertura dei mercati nel vecchio continente tende a confermare l’andamento positivo, anche se con meno forza rispetto ai risultati in oriente. L’assenza di dati macroeconomici di rilievo nel pomeriggio potrebbe rendere sottile il mercato nel in attesa di nuove conferme a partire dalla riapertura di Tokyo domani notte.