#forexbreakfast 4 Marzo 2020

La conference call di ieri tra banchieri centrali e ministri delle finanze del G7 ha inizialmente deluso gli operatori elencando impegni senza linee d’azione concrete.

Ci ha pensato la FED nel primo pomeriggio a movimentare le acque con un taglio d’emergenza di mezzo punto percentuale dei tassi d’interesse. L’istituto centrale americano ha giustificato con i rischi della diffusione del coronavirus la mossa inaspettata. Tuttavia più di una voce ha fatto registrare come in realtà la mossa sarebbe stata dettata da una certa condiscendenza verso i mercati e sotto la pressione del presidente americano Donald Trump.

Il governatore della FED Jerome Powell

Il mercato ha reagito in modo piuttosto violento inizialmente invertendo totalmente la progressione ribassista, poi stornando nuovamente verso il basso.

Mercati

Nonostante il taglio dei tassi, la reazione di Wall Street è stata negativa. Dopo un iniziale rialzo i listini USA sono stati interessati da una pesante correzione. Il DOW Jones ha chiuso a -2.94%, il NASDAQ a -2.99% e l’indice S&P500 a -2.81%.

Già a partire dalla notte si è iniziato a registrare un consolidamento forse spinto dai risultati del Super Tuesday che ha incoronato il candidato democratico Joe Biden.

La sessione asiatica ha visto infatti un ripido recupero verso il territorio positivo vedendo tutti i principali listini col segno più. L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso a +0.08%, Hong Kong a +0.17%, mentre più forte Shanghai a +0.63% grazie anche al ritorno alle attività dei cinesi.

L’avvio di sessione europea non vede particolare giovamento questa mattina anche in attesa di vedere le mosse della BCE sul tema Coronavirus.

L’apertura di sessione in Europa continua ad essere abbastanza contrastata con i principali listini in territorio misto. Il DAX di Francoforte apre a -0.43%, come il FTSE MIB, mentre più pesante il CAC40 a -0.62%. Londra invece va in controtendenza a +0.15% sostenuta ancora una volta da una sterlina estremamente debole nonostante il taglio dei tassi americani.

Super Tuesday

Il nome Super Tuesday (super martedì ndr) delle primarie democratiche ha incoronato Joe Biden come candidato front runner per la Casa Bianca. Nonostante il testa a testa col senatore del Vermont Bernie Sanders sia tutt’altro che vinta, lo slancio dato ieri a Biden ha rimescolato le carte. Bident, ex vicepresidente di Obama, è riuscito nell’ardua impresa di compattare il fronte democratico moderato ed è riuscito a raprire quella che ora si prospetta come una gara a due. Il vincitore sarà il candidato dei democratici per la Casa Bianca e sfidante del presidente Trump alle prossime elezioni.

Forex

Giornata al cardiopalma sui mercati valutari dopo la mossa a sorpresa della FED che ha inizialmente molto indebolito il dollaro americano.

EURUSD

Giornata di forte volatilità sul cambio principale dove a fronte di un’iniziale allentamento delle pressioni rialziste verso 1.11, in concomitanza con il taglio dei tassi a sorpresa della FED è schizzata oltre 1.12 attestandosi questa mattina poco sotto a 1.1170.

USDJPY

Prosegue la fase di debolezza del cambio USDJPY che toccato ieri notte quota 106.80 prima di ripartire sul recupero dei mercati asiatici sugli esiti del Super Tuesday. Questa mattina dopo aver toccato quota 107.70 sull’apertura dei mercati europei, il rapporto tra biglietto verde torna in area 107.40.