#forexbreakfast 30 Giugno 2020

Prosegue la dinamica negativa dei contagi da coronavirus negli Stati Uniti con i nuovi casi che continuano a mantenersi sopra i 40 mila al giorno.

Forte aumento anche in India, Brasile e Russia oltre che nel resto dell’America Latina. Le preoccupazioni tornano a interessare anche il Regno Unito dove il primo ministro Johnson valuta nuove chiusure in parti del paese.

Tensioni anche sul fronte delle trattative tra Stati Uniti e Cina dopo l’approvazione della legge sulla sicurezza ad Hong Kong. Il dipartimento del commercio a stelle e strisce ha dichiarato di voler bloccare lo status speciale commerciale dell’ex colonia britannica.

Nonostante le rassicurazioni, tornano a rabbuiarsi anche le relazioni sul tema commerciale tra i due paesi.

Il PMI manifatturiero cinese rilevato da NBS è salito inaspettatamente a 50.9 nel mese di giugno. Questo è stato il quarto mese consecutivo di aumento dell’attività produttiva e il più forte da marzo. L’economia cinese continua a riprendersi dopo che il governo ha revocato i rigidi blocchi in risposta alla crisi da coronavirus e accelerato gli investimenti.

Petrolio

I prezzi del petrolio sono scesi ieri notte. La causa va ricercata nelle preoccupazioni per una seconda ondata di coronavirus a seguito dell’allentamento delle restrizioni di blocco in più paesi. Dal lato dell’offerta, gli operatori del mercato sono in attesa di vedere se la Libia, che può produrre circa l’1% dell’offerta mondiale di petrolio, è in grado di riprendere le esportazioni. Reuters ha riferito che la National Oil Corporation della Libia è in trattativa con Tripoli, gli Stati Uniti e alcune potenze mediorientali, per porre fine a un blocco da parte delle forze orientali nella guerra civile, che ha interrotto quasi tutte le esportazioni di energia per sei mesi. Il WTI è sceso dello 0,7% a 39.44 $/barile, mentre il Brent è sceso dello 0,5% a 41.52 $/barile.

Mercati

Chiusure positive ieri sera a Wall Street. L’indice S&P500 ha fatto registrare un +1.47% in linea con il NASDAQ a +1.20%.  Risultato migliore per il più tonico DOW Jones che chiude la sessione a +2.32%.

Questa notte in Asia buoni i risultati di tutte le piazze azionarie. L’indice Nikkei della borsa di Tokyo mette a segno un +1.33% nonostante i brutti dati macro. Tuttavia l’ondata positiva arriva in scia alla Cina che fa registrare un recupero del manifatturiero. Shanghai chiude a +0.78% mentre Hong Kong a +0.42%.

L’avvio di sessione in Europa risulta ancora contrastato sulle preoccupazioni della cosiddetta seconda ondata. In avvio di sessione il DAX di Francoforte scambia a +0.23% allineato al CAC40 di Parigi a +0.24%. Negativi invece il FTSE 100 di Londra a -0.41% e il FTSE MIB di Milano a -0.24%.

Forex

Prosegue la fase di rafforzamento del biglietto verde in avvio di sessione europea sulle preoccupazioni dei mercati azionari che vedono nel dollaro USA un asset rifugio.

EURUSD

La giornata di ieri ha visto un sensibile aumento della volatilità sul cambio che ha fatto prima registrare un forte rialzo fino a 1.1290 e poi una discesa altrettanto discreta. Il rapporto tra moneta unica e biglietto verde si attesta in avvio di sessione europea a quota 1.1210.

USDJPY

Discreto aumento delle quotazioni di USDJPY questa notte sull’indebolimento dello yen giapponese che ha portato il cambio in area 107.70 colpevoli i dati macroeconomici deludenti. L’avvio di sessione europea ha visto una conseguente compressione della volatilità intorno all’area attuale in attesa di maggior informazioni.