#forexbreakfast 3 Gennaio 2020

La sessione di contrattazioni in Asia è stata raggiunta questa notte dalla notizia dell’uccisione del generale iraniano Qassem #Soleimani in un raid aereo. Il blitz, riferiscono fonti del pentagono, è stato ordinato personalmente dal presidente statunitense Donald #Trump. Soleimani è considerato il punto di riferimento dell’Iran con Hezbollah in Libano, Assad in Siria e le milizie sciite in Iraq, nonché lo stratega degli interessi esteri in medio oriente e comandante delle operazioni estere della teocrazia iraniana.

Teheran ha subito dichiarato tre giorni di lutto nazionale e minacciato ritorsioni.

La notizia ha gettato i mercati in profondo rosso per le implicazioni che una mossa così inaspettata avrà nei precari equilibri mediorientali soprattutto in una fase in cui le maggiori potenze dell’area cercavano soluzioni per de-escalare le tensioni.

I futures su tutti i principali listini americani sono in territorio negativo di circa un punto percentuale, mentre la sessione asiatica si è conclusa on il Nikkei che cede lo 0.76%, Hong Kong in rosso dello 0.32% e in controtendenza Shanghai in positivo del 1.10% grazie all’intervento della PBoC di ieri. Il comparto energia invece ha risposto con un balzo in avanti dei futures sul WTI del 2.14% e l’oro ha proseguito la sua cavalcata portandosi a quota 1549.90 dollari in rialzo del 1.43%.

EURUSD

Prosegue anche nella notte il rafforzamento del biglietto verde nei confronti della moneta unica sulla scia del movimento di ieri e delle notizie di questa notte che hanno innescato la corsa agli asset rifugio. Il cambio principale in avvio di sessione europea scambiava in 1.1150 con una leggera tendenza ad un ulteriore discesa e contestuale aumento della volatilità che potrebbe rendere il cambio particolarmente vivace nella giornata di oggi anche per effetto della pubblicazione dei dati sul ISM Manifatturiero atteso in rialzo a 49.0 dal 48.1 della rilevazione precedente e dei verbali dell’ultima riunione della FED.

EURUSD

USDJPY

Forte corsa dello yen giapponese nella notte con il rapporto tra biglietto verde e valuta nipponica che passa da quota 108.60 fino ad arrivare a 108.00 in apertura delle contrattazioni nel vecchio continente. Anche nel caso di USDJPY il forte movimento in discesa è stato parzialmente controbilanciato dal parziale rafforzamento del dollaro che sembra aver contribuito a stabilizzare le contrattazioni in area 108.00 in attesa dell’apertura di Wall Street nel pomeriggio.

USDJPY